ghepardi da salotto

DELOS

FACCIAMO UN PASSO INDIETRO

Roma Centro Preparazione Olimpica del CONI 6 settembre 2010

“Ero impegnato in un profondo studio, che avrebbe spostato più in la, le mie conoscenze e le mie competenze, ed anche, i miei orizzonti professionali e culturali, ed ho avuto la fortuna di avere come relatore il Proff Riva, in cui ci spiegava la Propriocezione e il suo Metodo, il Riva Method appunto.

Ricordo, che il primo step fu l’acquisto del Libro del Professore: Ghepardi da salotto, ne rimasi ammaliato, entusiasmato, profondamente coinvolto. Finalmente un professore, che spiegava in modo diretto, perché, oltre che medico e professore, era ed è anche preparatore fisico, andava in modo diretto alla genesi del movimento e del controllo motorio, il sistema propriocettivo. Ed il sistema Delos . Finalmente test ripetibili e validi, per dare un valore, sia a livello prestativo che funzionale, finalmente un metodo che andava all’origine della causa e non alla soppressione di un sintomo.”

Delos Proprioceptive System e Metodo Riva

Delos Proprioceptive System e Metodo Riva sono una tecnologia e una metodologia unica al mondo per valutare e riprogrammare il sistema propriocettivo da cui dipendono equilibrio, capacità, qualità motorie e sicurezza dei movimenti. Il sistema elettronico Delos si basa su principi neuro fisiologici e biomeccanici innovativi, frutto di oltre 20 anni di ricerca scientifica, la sua efficacia consiste nel creare il controllo, e portare la stabilità di ogni singolo appoggio del sistema piede caviglia con il terreno al massimo livello possibile, ne consegue un’ottimizzazione dello sviluppo motorio e posturale negli adolescenti, il raggiungimento dei massimi livelli prestativi, riabilitattivi nelle patologie neurologiche ed ortopediche,e nella prevenzione degli infortuni negli sportivi, riesce a contrastare l’osteoporosi e ridurre il rischio di caduta negli anziani.

cos'è la propiocezione?

Propriocezione deriva dal latino (proprium = proprio) e significa “ricezione di segnali propri”, cioè provenienti da strutture proprie. I segnali propriocettivi nascono infatti dai sensori presenti nei muscoli, nei tendini e nelle articolazioni e rappresentano il canale sensoriale più importante. Senza di essi possono esistere solo movimenti lenti e impacciati che richiedono lunghissimi allenamenti ed il continuo controllo della vista per essere effettuati. I sensori propriocettivi sono in grado di trasformare la deformazione meccanica dovuta alla pressione, allo stiramento e alla tensione in segnali elettrici e di inviarli attraverso le fibre nervose al midollo spinale. Questi segnali risalgono quindi fino al “cervello profondo”, strutture nervose che rimangono al di sotto dei livelli della coscienza (sottocorticali).

I canali sensoriali: la supremazia propriocettiva

I milioni di sensori legati al movimento ed al mantenimento di postura ed equilibrio sono la sorgente di miliardi di segnali e le fibre nervose sono i canali con cui ad ogni istante vengono trasmessi ai centri nervosi.

Un grande flusso di questi segnali è indispensabile sia per mantenere un buon livello di capacità motorie sia per consentire la “manutenzione” dei muscoli, dei tendini e delle ossa. Se il flusso si impoverisce o si arresta, i nostri muscoli si atrofizzano e le ossa si sbriciolano.

Ecco i principali flussi sensoriali che originano nel nostro corpo:

  • propriocettivi (da recettori presenti in muscoli, tendini e articolazioni)
  • esterocettivi (da recettori cutanei sensibili al tatto, alla pressione…) • vestibolari (dall’organo dell’equilibrio)
  • visivi
  • uditivi
  • palatali (gustativi)
  • olfattivi
  • sessuali (utilizzano recettori comuni agli altri canali)

Possiamo considerare questi canali sensoriali come gli affluenti di un grande fiume. Il benessere del territorio circostante dipende dal livello delle acque del fiume e dalla qualità di queste acque. Il nostro “fiume sensoriale” invece che di acqua è formato da una enorme quantità di segnali e il primo obbiettivo dei centri nervosi è quello di mantenere elevato il livello di flusso.

Sistemi sensoriali

Oggi tutti sanno quanto sia importante, nel prevenire atti terroristici, un sistema integrato di raccolta di informazioni (dalle riprese con il satellite, alle immagini fornite dalle telecamere nei luoghi pubblici, alle intercettazioni telefoniche e ambientali, agli agenti infiltrati ecc).

Ebbene, è proprio su un formidabile sistema di raccolta di informazioni che si basa il controllo del movimento e della postura. In particolare sono tre i canali sensoriali più importanti coinvolti nel controllo della postura e del movimento

  • il sistema propriocettivoè lo stabilizzatore primario che con milioni di sensori presenti in muscoli, tendini e articolazioni informa ad altissima velocità i centri nervosi (potremmo considerare i sensori come microspie che informano istantaneamente i centri di ascolto). Utilizza le fibre nervose più grandi e veloci in cui i segnali corrono ad una velocità di 80-120 metri/secondo. Per capire quanto questa via sia prioritaria è sufficiente ricordare che il “dolore” viaggia ad una velocità anche 100 volte inferiore (0,5-5 metri/secondo). Al tempo stesso questo sistema è coinvolto nella risposta meccanica e su di esso si basa la possibilità di modulare la risposta muscolare;
  • il sistema visivointerviene come stabilizzatore secondario ed è un meccanismo di puntamento in grado di “ancorare” il corpo a punti di fissazione ambientali, migliorando la stabilità basata sulle sole informazioni propriocettive. Migliore è la stabilità monopodalica basata sulle sole informazioni propriocettive, più sicuri saranno i movimenti abituali (come camminare, salire o scendere da uno scalino…) che potranno avvenire minimizzando il rischio di caduta;
  • il sistema visuo-propriocettivo(sistema di precisione): l’azione congiunta dei due sistemi consente il massimo livello di espressione motoria e l’esecuzione dei movimenti più complessi e veloci;
  • il sistema vestibolare(sistema di emergenza) è il meccanismo più tardivo a entrare in gioco, perché presenta una soglia di attivazione più elevata. La maggior latenza del sistema meno preciso e più violento è un fattore positivo, perché consente all’azione congiunta degli altri due sistemi (sistema di precisione) di gestire gran parte delle situazioni posturali in modo più raffinato. Rappresenta pertanto un mezzo di emergenza che sovrasta gli altri due sistemi, quando la destabilizzazione del capo supera una certa ampiezza e accelerazione. Il sistema vestibolare è invece continuamente ed istantaneamente attivo nell’informare i centri nervosi sulla posizione della testa rispetto alla forza di gravità.

Il malinteso propriocettivo

Una vasta tipologia di esercizi è proposta come propriocettiva, ma quali caratteristiche dovrebbe avere un esercizio per essere classificato come propriocettivo? Generalmente, i cosiddetti esercizi propriocettivi richiedono la gestione di instabilità.

Il problema è che ogni movimento e ogni postura possono essere definiti come propriocettivi perché ognuno di essi genera un flusso propriocettivo. Quindi, qual è la soglia per chiamare un esercizio “propriocettivo” e come possiamo valutare diversi livelli di coinvolgimento propriocettivo e di efficacia?

A nostro avviso, un esercizio dovrebbe essere classificato caratterizzando la tipologia meccanica della instabilità, la presenza di un potenziatore della frequenza di instabilità, i compiti assegnati al soggetto, e i risultati quantificabili attesi.

E’ragionevoli dire, quindi, che la propriocezione somministrata, con attrezzi ‘‘tradizionali’’tavole di legno con semisfere, tappettini, o peggio ancora con dispositivi con aria dentro sono praticamente inutili, privi di ogni validazione quantificativa, metodologica e scientifica.

Beyond proprioception (oltre la propriocezione)

Perché “Oltre la propriocezione“? Perché il RivaMethod oltre ad ottimizzare il controllo propriocettivo, basa gran parte della sua efficacia sulla capacità di indurre un “rimodellamento strutturale” e un aumento della “resilienza” e della “elasticità” delle centinaia di legamenti e capsule articolari che sono presenti nell’arto inferiore (in particolare nel piede e nella caviglia) e nella colonna vertebrale. Questo aumento della resilienza e dell’elasticità contribuisce in modo determinante all’aumento di solidità e stabilità di queste strutture insieme alla maggior efficacia dei muscoli stabilizzatori.

NOI SIAMO QUELLO CHE FACCIAMO! ALL'ORIGINE DELLA CAUSA E NON ALLA SOPPRESSIONE DI UN SINTOMO

IL METODO RIVA

Metodo Riva, come dimostrato scientificamente, permette di ottenere la più alta efficacia mai raggiunta prima in studi pubblicati a livello internazionale, riducendo le distorsioni di caviglia dell’81%, distorsioni del ginocchio del 64,5%, lombalgie recidivanti del 78%.

Il Metodo Riva si basa sull’High-frequency Proprioceptive Training, un metodo di allenamento e riabilitazione che consente di ottenere un aumento del controllo propriocettivo e, di conseguenza:

  1. Incremento della stabilità monopodalica basata sui riflessi propriocettivi
  2. Aumento della forza frenante anti-distorsiva dei muscoli stabilizzatori
  3. Riequilibrio dell’assetto del piede nella fase aerea che precede il contatto con il suolo
  4. Accrescimento dell’endurance del controllo propriocettivo (mantenimento della stabilità anche in condizioni di fatica)
  5. Incremento della resilienza (cioè della resistenza strutturale) e dell’elasticità dei legamenti e della capsula articolare alle forze di trazione applicate durante l’evento distorsivo

 

PATOLOGIE ORTOPEDICHE : Riprogrammazione propriocettiva, rimodellamento strutturale e stabilizzazione funzionale.

Caviglia e Piede

  • Instabilità funzionale, limitata articolarità
  • Piede piatto (rimodellamento strutturale)
  • Fascite plantare
  • Tendinite Achillea
  • Distorsioni di caviglia
  • Artrosi dell’articolazione tibio-tarsica e del retropiede

Ginocchio

  • Instabilità funzionale
  • Lesione del legamento crociato: stabilizzazione funzionale e riprogrammazione propriocettiva pre e post operatoria
  • Artrosi: riprogrammazione propriocettiva pre-post-artroplastica e rallentamento del processo artrosico (miglioramento della stabilità funzionale)

Anca

  • Artrosi: riprogrammazione propriocettiva pre-post-artroplastica e rallentamento del processo artrosico (miglioramento della stabilità funzionale)
  • Disallineamento bacino-femore (piani coronali e sagittali)

Colonna vertebrale

  • Instabilità funzionale
  • Lombalgie
  • Ipercifosi e iperlordosi
  • Scoliosi: stabilizzazione funzionale della colonna vertebrale e riduzione delle curve
  • Colpo di frusta cervicale
  • Disallineamento testa-colonna vertebrale-bacino

Spalla (articolazione scapolo-toracica e scapolo-omerale)

  • Instabilità funzionale
  • Recupero funzionale posturale

ATLETI : Gli effetti dell’allenamento propriocettivo ad alta frequenza con Delos

Miglioramento delle Prestazioni

  • Un controllo propriocettivo raffinato migliora automaticamente la qualità dei gesti sportivi (grazie a un miglior controllo della verticale e, di conseguenza, a movimenti più ergonomici)
  • Aumento della forza esprimibile per correre più veloce, saltare più in alto, ecc
  • Diminuzione del costo energetico per consentire levati e duraturi livelli di prestazione

Prevenzione degli Infortuni

  • Prevenzione degli infortuni, in particolare distorsioni della caviglia, distorsioni del ginocchio, lombalgie e lesioni muscolari
  • La prevenzione e la guarigione delle sindromi da over-use, in particolare le tendiniti achillee e le fasciti plantari
  • Monitoraggio del carico interno per prevenire il sovrallenamento

Più sicuro ritorno all’attività sportiva

  • La diminuzione del controllo propriocettivo è sempre presente dopo un infortunio
  • Prima di tornare all’attività sportiva è fondamentale valutare il decadimento del controllo propriocettivo insieme ad altri eventuali sintomi
  • La riprogrammazione del controllo propriocettivo dovrebbe iniziare il più presto possibile

MALATTIE NEUROLOGICHE E DISTURBI DEL MOVIMENTO

Sclerosi Multipla

  • Recupero dell’efficenza e della sicurezza del cammino (attivazione della riserva funzionale)
  • Aumento della resistenza al cammino
  • Prevenzione delle cadute

Morbo di Parkinson

  • Prevenzione dell’incurvamento della colonna vertebrale
  • Riprogrammazione della fase monopodalica del cammino

Post Commozione Cerebrale

  • Il controllo propriocettivo è un parametro funzionale che può monitorare il processo di recupero

Post Ictus

  • Recupero della stabilità posturale mono e bipodalica
  • Riprogrammazione della fase monopodalica del cammino

Tutte le Condizioni Neurologiche con:

  • Compromissione dell’equilibrio
  • Insicurezza del cammino
  • Rischio di caduta

RISCHIO DI CADUTE

Prevenzione delle Cadute

  • Aumenta la sicurezza dei movimenti e previene le cadute
  • Scoperta precoce di un’instabilità insorgente

Osteoporosi (prevenzione e attenuazione)

  • Attiva i riflessi antigravitari
  • Rafforza i muscoli stabilizzatori
  • Contrasta l’incurvamento e il disallineamento della colonna vertebrale

PREVENZIONE DEI DISORDINI POSTURALI NEI BAMBINI

Prevenzione dei Disordini Posturali

  • Nei bambini e negli adolescenti, il sistema Delos consente il corretto allineamento posturale e un’armonica crescita strutturale dal piede alla colonna vertebrale

Piede e caviglia

  • Ottimizza l’interazione del piede con il suolo
  • Consente al bambino di esplorare l’intera ampiezza di movimento della caviglia

SPECIALI CAMPI DI APPLICAZIONE

Trattamenti Ortodontici

  • I trattamenti ortodontici influenzano sempre il controllo posturale e propriocettivo
  • La riprogrammazione propriocettiva pre e post-trattamento ortodontico previene i disallineamenti della colonna vertebrale

Disturbi Temporo-Mandibolari

  • La riprogrammazione propriocettiva prima e dopo l’implantologia o il posizionamento di apparecchi nel cavo orale previene i disturbi posturali

Diabete

  • Piede: sviluppa e protegge la microcircolazione
  • Piede: sviluppa la resistenza dei muscoli intrinseci
  • Piede: previene e attenua le alterazioni anatomiche (retrazioni, ispessimenti, ipotrofia dei muscoli intrinseci) indotte dalla polineuropatia
  • Previene e attenua le alterazioni del cammino secondarie alla neuropatia periferica

Insufficienza Venosa

  • Ottimizza l’effetto pompa dell’arto inferiore
  • Varici: pre e post safenectomia

Portamento

  • Migliora e mantiene un buon portamento

Patologie dell’Occhio

  • Riprogrammazione dopo cambio lenti e intervento di cataratta
  • Maculopatia: migliora la stabilità basata sul controllo propriocettivo per prevenire le cadute